sabato 28 marzo 2015






 CITAZIONI PITTORICHE AL CINEMA

(prima parte)


"Lumière è stato l'ultimo dei pittori impressionisti,e il primo cineasta della storia''                           
(Jean-luc Godard)

Il cinema ha sempre trovato fonte di ispirazione nella pittura. Niente di strano visto che si ratta di due arti ''visive''.  Gli esempi sono innumerevoli e qui ne citerò ovviamente solo alcuni. 
Il gabinetto del dr. Caligari, del 1919, di Robert Wiene, fu un vero e proprio manifesto dell'arte espressionista. Questa pittura d'avanguardia tedesca del primo '900 fu di ispirazione per le scenografie zigzaganti e allucinatorie.


Edward Munch




Schmidt-Rottluff


Barry Lyndon (1975) di Stanley Kubrik, tratto dal romanzo di W. M. Thackeray, è un grandioso affresco della vita inglese del '700. Ogni inquadratura sembra tratta dai dipinti dei pittori inglesi dell'epoca: John Constable, Thomas Gainsborough, William Hogarth.





Thomas Gainsborough










John Constable








William Hogarth








William Hogarth

Werner Herzog, nel suo Nosferatu il Principe della Notte, del 1979, attinge abbondantemente alla pittura romantico-simbolista di Caspar David Friedrich.













L'ispirazione pittorica salta subito agli occhi nel film Senso, di Luchino Visconti (1954). Tutto il film è una successione di inquadrature ispirate ai Macchiaioli, da Signorini a Fattori a Lega. Ma troviamo anche la pittura neoclassica di Feuerbach e il romanticismo di Hayez.
Tratto da una modesta novella di Camillo Boito e ambientato alla vigilia della terza Guerra di Indipendenza, grazie alla ricchezza delle scene, perfette sequenze pittoriche, e all'interpretazione straordinaria degli attori, Visconti creò un vero capolavoro. Considerato che si tratta di un film che amo moltissimo, gli dedico un po' più d'attenzione.
Gli esterni furono girati a Venezia.





Telemaco Signorini

In una scena, la contessa Livia Serpieri si abbassa a cercare il suo amante nell'alloggio degli ufficiali. E' palese l'ispirazione a ''La toeletta del mattino'' di Telemaco Signorini (un'opera a cui Visconti attingerà più volte, anche per un altro suo capolavoro, Il Gattopardo). Questo dipinto è ambientato in una casa di tolleranza: nel film i giovani soldati mercenari hanno preso il posto delle prostitute, e l'intera scena esprime la decadenza che serpeggia nella caserma degli austriaci. Questo non fa che aumentare la vergogna e il degrado in cui è caduta la protagonista.
Telemaco Signorini: La toeletta del mattino




Ne ''La toeletta del mattino'' si intravede a sinistra un cliente sdraiato sul divano. Sempre sdraiato sul divano appare qui il tenente Franz durante la toeletta di Livia nella sua camera.







Il bacio fra i due amanti ricalca il famoso dipinto di Francesco Hayez.



Questa scena, in cui la contessa ha appena appreso dello scoppio della guerra, ricorda ''La visita'' di Silvestro Lega, anche nell'abbigliamento della contessa Serpieri.



Soprattutto nei primi piani Visconti si ispirò i dipinti di Anselm Feuerbach.








 Qui sotto un momento di illusoria intimità fra i due amanti, e a fianco, un dipinto di Hayez.



Due dipinti di Hayez, ambedue raffiguranti donne animate da sentimenti di vendetta. Al centro  Alida Valli, alias Livia Serpieri, che è stata appena umiliata e insultata da Franz, e finalmente ha aperto gli occhi. Durissima sarà la sua vendetta.



Bellissime le scene di battaglia.


Silvestro Lega


Giovanni Fattori





Telemaco Signorini

FINE PRIMA PARTE
Qui trovate la seconda parte
Qui trovate la terza parte
 Qui trovate la quarta parte
Qui un altro post che parla di cinema: Freaks





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