I GIOCHI-OMAGGIO DEGLI ANNI '60
La nostra stagione balneare da bambini non durava meno di tre mesi. Eravamo bambini fortunati: avevamo giochi bellissimi. A parte i soliti secchielli, formine ecc, abbiamo avuto materassini, una canoa gonfiabile, un battellino con la pagaia e, lusso incommensurabile, un bellissimo pedalò, regalo di uno zio. Però non abbiamo mai posseduto quei giochi che si ottenevano con le raccolte punti, che vedevamo solo da lontano, sotto altri ombrelloni, in mano agli altri bambini. Forse in casa non ci si affezionava mai ad una marca particolare, fatto sta che le raccolte punti non si facevano. Erano gli anni '60, e ricordo curiosi personaggi conosciuti in televisione e rivisti in spiaggia.
Prima di tutto la mucca Carolina, testimonial della Invernizzi negli sketch di Carosello per i formaggini Milione, in diverse versioni gonfiabili; poi Susanna Tutta Panna che fu dapprima testimonial degli stessi formaggini (concludeva i suoi discorsi con: Pitipitùm...pahh...), finchè non uscirono dei formaggini nuovi che portavano il suo nome.
A proposito del nome, questo era stato preso pari pari da un film di successo di qualche anno prima (chissà come funzionava all'epoca il copyright).
Questo è un altro giocattolo che si vedeva spesso. Al mare c'era la versione di plastica gonfiabile, ma veniva fabbricato anche in altri materiali, in genere con braccia snodate all'altezza della spalla. La versione meccanica a corda muoveva le braccia in su e in giù come a suonare un tam tam. Aveva un nome tipo Ciao-Ciao, ma non ricordo bene. Fra l'altro, ho tardato molto a trovarlo sul web, perchè son stata politicamente scorretta. Cercavo cose tipo ''pupazzo
negro'' e simili. Non l'ho trovato finchè non ho digitato ''bambolotto
moretto''. (ancora mi incavolo quando penso che qualche cretino negli anni '80 ha
modificato il senso della parola italiana ''negro'', dandogli connotazioni
dispregiative e strombazzandolo in tv: una modifica del tutto artificiosa usata
per montare gli animi di chi, non conoscendo bene la nostra lingua, potesse in
questo modo sentirsi offeso anche quando così non era). Comunque, era un giocattolo che si otteneva con l'acquisto reiterato delle caramelle ''Nougatine'' Venchi, che erano squisite, ricoperte di cioccolato con ripieno croccante, e penso si trovino ancora.
Frequente era il pallone della crema Nivea. Non credo che si raccogliessero punti. A parte la distribuzione pubblicitaria gratuita nelle spiagge più famose, probabilmente veniva regalato dai negozianti ai clienti affezionati.
Vi erano molti altri giochini che si trovavano direttamente nelle confezioni, senza bisogno di raccogliere alcunchè. E questi ovviamente li avevamo anche noi. Molto amate erano le figurine che si muovevano. Stavano dentro le confezioni del formaggino Mio della Locatelli (oggi è un marchio Nestlé).
Bisognava tenerle fra due dita e farle inclinare in avanti e all'indietro secondo un asse orizzontale: grazie alla plastica zigrinata che ricopriva il disegno, se ne vedeva una parte o un'altra a seconda dell'inclinazione, e si aveva l'illusione del movimento. Mostro qui sotto alcune foto che ho trovato sul web, scattate nel momento in cui l'immagine sta cambiando, sicchè si intuisce benissimo il meccanismo.
Sul retro c'era sempre una didascalia.
Un paio di serie furono disegnate da Jacovitti:
Le ricordavo con una certa nostalgia. Rivederle è stato davvero deludente: le ho trovate bruttarelle, tristi addirittura. Mah...santa ingenuità degli innocenti!
FINE
Il pupazzo nero delle caramelle Moretto Venchi e` interessante....in quanto stesso pupazzo rappresenta anche una famosa multinazionale la Takara, nel sup logo aziendale!!! Guarda Dakko Chan ✌
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