domenica 15 febbraio 2015




IL BACIO



Alfred Eisenstaedt: Fine della guerra, 15 agosto 1945


Mentre nell'America del Nord il saluto più comune è la stretta di mano, essendo il bacio riservato al partner e ai familiari stretti, nell'America de Sud predomina il carattere latino: ci si bacia anche fra amici, fra donne, fra uomini e donne, e anche fra uomini. Questo avviene anche nell'Italia del sud. Altrove, il bacio fra due amici maschi si usa raramente, essendo visto con molta diffidenza.
In molti Paesi europei e dell'America Latina, quando si incontrano persone amiche , ci si scambiano due baci porgendosi a vicenda entrambe le guance. Questo in italia è diffuso come forma di saluto soprattutto tra parenti, in particolare tra coloro che non si vedono molto frequentemente. Generalmente ci si scambiano due baci. Il bacio singolo è invece più informale e viene usato quando ci si vede quotidianamente, soprattutto tra membri della stessa famiglia.


Robert Doisneau: Bacio davanti all'Hotel de Ville,1950
 Il numero di baci può variare notevolmente da paese a paese: in Francia lo standard sono due o tre baci, ma in alcune regioni si danno un bacio solo, oppure anche quattro o cinque (ma si registrano notevoli variazioni anche tra villaggi vicini). Nei Paesi Bassi, in Svizzera e in Polonia se ne danno tre, come pure in Belgio (dove però è d'uso anche un solo bacio). Il triplo bacio è tipico delle culture ortodosse, infatti è diffuso in Ucraina e Serbia, ma non in Romania, Bulgaria e Grecia. In questo caso il bacio non è dimostrazione di affetto, ma esclusivamente di saluto. In Albania lo standard, quando ci si saluta normalmente, è di quattro baci.
In Inghilterra, Germania, Australia il bacio come saluto è meno diffuso, ed è più usata la stretta di mano; soprattutto è escluso il bacio fra maschi.
Assai diverso è l'uso nei paesi arabi, dove è normale vedere uomini che si salutano
baciandosi sulle guance e tenendosi le mani, soprattutto in Marocco. Nei paesi del Golfo è ancora più frequente accostare i nasi. L'uso di queste manifestazioni fra maschi è estremamente radicato, forse dovuto alla naturale necessità umana di scambi visibili di calore e affetto in paesi dove non è consentito farlo tra uomini e donne. In Barhein il saluto fra persone dello stesso sesso, consiste in quattro baci, due per gota, in Egitto uno solo. Fate attenzione in Arabia Saudita, dove una legge proibisce di baciare uno straniero. 



 
Vi sono paesi dove il bacio come forma di saluto non è contemplato. In una tribù del Kenia la bocca è vista esclusivamente come strumento per mangiare e bere. I cinesi tradizionalmente sono altrettanto rigidi: il bacio è una pratica poco igienica (come dargli torto?) e addirittura, se dato in pubblico, oscena; e per i Masai è un atto gravemente impuro.
In Giappone sono ancora in vigore usi, cerimonie e valori tradizionali. Per salutarsi è escluso il contatto fisico: piuttosto ci si saluta con un inchino, dimostrazione di rispetto. Ovviamente, con la globalizzazione, in ambito lavorativo e nei contatti con gli occidentali i giapponesi si adeguano all'uso internazionale delle strette di mano.
 
 Nonostante ora la visione del bacio sia un pò più aperta, anche tra i giovani innamorati, rimane comunque ancora ben radicata l’idea che il bacio sia qualcosa di molto intimo tra due persone, ragion per cui, è tutt’oggi difficile trovare coppie che si baciano in pubblico e quando ciò accade viene considerato parecchio audace e suscita non poco scalpore.

 

Anche nei manga possiamo vedere come un bacio viene considerato qualcosa di “speciale”: prima di raggiungere il momento del bacio, si passa attraverso una serie di emozioni, sentimenti contrastanti tra loro nella ricerca di un momento di assoluta riservatezza.

 Mentre in Occidente baciare il proprio marito o la propria moglie è una cosa naturale anche dopo il matrimonio, in Giappone invece il bacio ancora oggi, viene visto come un atto “riservato solo a momenti davvero speciali e intimi” mentre apertamente si preferisce manifestare il proprio amore con gesti affettuosi e pieni di gentilezza quali un massaggio, una deliziosa cena ecc… 



 Che ci crediate o no, il 23 maggio in Giappone si festeggia il Kisu no Hi キスの日 (Kiss Day o Giorno del Bacio). Questa celebrazione deriva dal fatto che proprio il 23 Maggio 1946,  un anno dopo la cessazione del conflitto mondiale e il ritiro di diverse leggi tra cui quella di veto del bacio pubblico, è stato trasmesso in Giappone un film, dal titolo “Hatachi no Seishun”, dove per la prima volta fu possibile vedere esplicitamente la scena di un bacio.


 Un'usanza molto conosciuta è il cosidetto bacio all'eschimese, diffuso però anche in altri paesi (Asia sud-orientale, Malesia, Polinesia, Terra del Fuoco e fra gli aborigeni australiani): come dimostrazione di cortesia le persone si salutano sfregando i nasi l'un con l'altro. Viene chiamato anche bacio malese e spesso coinvolge anche la bocca.



 In alcune zone della Cina, in Iacuzia e in Lapponia strofinano, insieme col naso, anche le labbra sulla faccia della persona amica, quasi aspirandone l'odore. Questa costumanza si mostra in maniera più accentuata fra alcune tribù dell'India, dove il verbo "baciare" è sostituito dall'altro "odorare". Anzi pare che, proprio nell'istante di appressare le labbra alla faccia dell'amico, colui che bacia, dica: "Io odoro!".
L'apice del bacio olfattivo si raggiunge in Thailandia. Soprattutto tra innamorati, ci si annusa vicendevolmente, e come atto di estrema intimità si respira il fiato dell'altro. 
In Papua Nuova Guinea un bacio intimo, che ci si scambia solo in privato, consiste nel morsicare leggermente un sopracciglio o una ciocca di capelli.
In India ci si bacia quasi come nei paesi occidentali. Però moltissimi indiani hanno ancora problemi riguardo allo scambio di saliva. Perciò il bacio erotico in bocca non è accettato da tutti, e i film di Bollywood dedicati alle famiglie non mostrano mai baci di questo tipo: anche nel più trionfale dei lieti fini, gli innamorati riuniti si limitano a baciarsi sulle guance o sulla fronte. 



Sorprendente è il bacio tradizionale russo fra uomini: in genere tre, alternati sugli angoli della bocca. Ma non è il caso di preoccuparsi, qualora vi doveste recare in Russia come turisti, perchè è uno scambio che avviene solo fra vecchi amici; tuttavia ricordatevi che laggiù è vietato baciarsi nei locali pubblici.

 
Il famoso bacio tra Honeker e Breznev
Il baciamano, un tempo diffusissimo, soprattutto in ambienti raffinati, oggi sopravvive a stento. Rimane abituale in Polonia.




Un bacio caratteristico italiano è quello che deriva dal bacio ''a brocca'' degli antichi romani, che si dava più che altro ai bambini, prendendo le orecchie fra le dita mentre li si baciava. Vien detto oggi
bacio "a pizzillo" (in Calabria) o "a pezzechillo" (nel Napoletano), sebbene, invece di prendere le orecchie, si pizzichino le gote.
Al  bacio cristiano come espressione del sentimento reciproco di fratellanza, accenna più volte san Paolo nelle sue epistole con la formula "salutatevi l'un l'altro con il bacio santo". Questo è rimasto nella messa cattolica come scambio di un segno di pace, anche se sostituito più igienicamente con una stretta di mano.  Le testimonianze relative all'uso del bacio sono numerose nel corso dei primi quattro secoli, benché non unanimi: segno probabilmente, che non era ugualmente diffuso ovunque. 

 
SS. Pietro e Paolo


 Tertulliano, in un noto passo, mostra di temere che il suo vero significato possa essere frainteso dai pagani (Ad uxor., II, 4). E, forse, le accuse popolari d'immoralità contro i cristiani nacquero anche da interpretazioni malevole di quest'uso.
Quando il bacio non è un'espressione di saluto o di affetto, diventa simbolico, e il suo significato dipende dal rituale in cui si inserisce. Può essere allora un segno di rispetto, di fedeltà, d'amicizia, di protezione, d'omaggio, d'adorazione, un sacrosanto suggello nelle cerimonie d'iniziazione, in quelle dell'affratellamento, negli usi nuziali, nelle consuetudini di pace, a estinzione della vendetta.

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